Le montagne dell’Alto Adige sono una delle mete più ambite dai turisti di tutto il mondo. Tra le tante località da cui è possibile ammirarle, spicca la Val Fiscalina, una piccola valle situata proprio in prossimità delle celeberrime Tre Cime di Lavaredo. Cosa rende questo luogo tanto speciale e cos’è possibile fare e vedere in questa località?
Perché andare in Val Fiscalina
La Val Fiscalina è una delle zone più belle delle alpi altoatesine. Situata nella provincia di Bolzano, è lunga appena quattro chilometri e mezzo e parte dal paese di Sesto, a nord, per poi svilupparsi verso sud all’interno del Parco naturale Tre Cime. In questo senso, si tratta di una sorta di breve diramazione della più ampia Val Pusteria.
Nonostante le sue ridotte dimensioni, la Val Fiscalina è una delle aree più visitate di tutto l’Alto Adige. La cosa non deve sorprendere, dal momento che in questo luogo la bellezza delle montagne e delle Dolomiti in particolare si assapora in una delle sue forme più pure e incontaminate. Il paesaggio è meraviglioso, costellato da alcune delle cime più famose della catena montuosa alpina, come le Tre Cime di Lavaredo o la celebre Meridiana di Sesto.
Quest’ultima è un insieme di cinque cime montuose, denominate rispettivamente Cima Nove, Cima Dieci, Cima Undici, Cima Dodici e Cima Una, che fungono da meridiana naturale. Infatti, posizionandosi nel punto giusto, è possibile vedere come il percorso del sole segua effettivamente la disposizione delle cime, in modo tale da trovarsi a ciascuna ora del giorno in corrispondenza della cima il cui nome riporta quell’orario.
Come se non bastasse, anche guardando oltre le montagne la Val Fiscalina si dimostra un territorio splendido, immerso nel verde e nella tipica atmosfera alpina. Ovunque si è circondati da fitti boschi di conifere ma abbondano anche i vasti prati spesso ornati da bellissimi fiori. Le fioriture, infatti, si susseguono durante tutta l’estate, passando dalle primule ai gigli fino ad arrivare ai crochi autunnali.
Anche la presenza dell’uomo non ha intaccato il fascino di questa valle ma si è integrata con essa in modo da conservarne la bellezza. In Val Fiscalina potrete così osservare le tipiche malghe alpine e le classiche baite di montagna, con i tetti spioventi e numerosi elementi in legno.
È chiaro, quindi, che la Val Fiscalina merita una visita anche solo per l’atmosfera mozzafiato. Comunque, una volta lì, la zona offre anche un gran numero di attività e attrazioni che permettono non solo di trascorrere più piacevolmente la vacanza ma anche di godersi al meglio il luogo meraviglioso in cui ci si trova. Vediamo allora cosa fare e cosa vedere in Val Fiscalina, distinguendo tra la stagione invernale e quella estiva.
Cosa fare in Val Fiscalina in inverno
In inverno la Val Fiscalina offre un paesaggio innevato particolarmente affascinante. Questo si presta benissimo a numerose attività, tra cui spiccano le escursioni e le passeggiate e lo sci, in particolare quello di fondo.
Escursioni e passeggiate in inverno in Val Fiscalina
Avventurarsi in montagna in inverno, specialmente in presenza di neve abbondante, è sempre un’attività da affrontare con prudenza. Prima di partire per qualsiasi escursione, è bene informarsi attentamente sull’attrezzatura necessaria, le previsioni climatiche e la quantità di neve caduta nei giorni precedenti. È fondamentale, inoltre, non allontanarsi dai sentieri segnalati ed è fortemente sconsigliato intraprendere un’escursione in solitaria, tanto più se non si è esperti.
Una delle escursioni più frequentate nella stagione invernale è quella che parte dal Rifugio Piano Fiscalina, comodamente raggiungibile in macchina da Moso. Da lì bisogna seguire le indicazioni per il percorso n. 102. Nel giro di qualche chilometro si raggiunge il Rifugio Fondovalle, da cui è possibile ammirare la Cima Una della Meridiana di Sesto. Durante il tragitto, caratterizzato da un dislivello molto contenuto, si costeggiano boschi innevati e una pista di sci di fondo. La durata è di circa un paio d’ore. Si tratta, quindi, di una tranquilla passeggiata adatta a tutti.
Se si vuole, dal Rifugio Fondovalle è possibile proseguire lungo un percorso più faticoso, che conta diverse centinaia di metri di dislivello, per arrivare alla cima del Sasso di Sesto. Da lì si gode di un panorama mozzafiato, ma arrivarci non è alla portata di tutti.
Un’altra escursione che è possibile fare in Val Fiscalina in inverno è una camminata con le ciaspole, ovvero delle racchette da neve. Se questo è quello che si desidera, c’è l’imbarazzo della scelta. Partendo sempre dal Rifugio Fondovalle, è possibile arrivare fino alle Tre Cime di Lavaredo, anche se l’escursione potrebbe risultare piuttosto faticosa. Si tratta, infatti, di circa 1000 metri di dislivello da percorrere in più di sei ore. Tra le alternative, esiste la possibilità di arrivare ai Prati di Croda Rossa, partendo dal Rifugio Piano Fiscalina. In questo caso, la durata dell’escursione è di circa tre ore, con un dislivello di oltre 500 metri.
Sci di fondo in Val Fiscalina in inverno
La seconda opzione per un turista invernale in Val Fiscalina è senz’altro praticare dello sci di fondo. Le possibilità sono tante e nella zona si trovano numerosi operatori che noleggiano sci, insegnano ad utilizzarli e organizzano o suggeriscono itinerari di qualsiasi durata e difficoltà.
Cosa fare in Val Fiscalina in estate
In estate la Val Fiscalina perde il fascino della neve ma risulta senz’altro più accogliente rispetto alla stagione invernale grazie al miglioramento delle condizioni climatiche. Anche per questo motivo, sono molte le attività che è possibile svolgere nei mesi estivi.
Escursioni e passeggiate in estate in Val Fiscalina
Anche in estate le escursioni sono una delle attività privilegiate dai turisti in Val Fiscalina. I percorsi disponibili comprendono naturalmente tutti quelli percorribili in inverno, solitamente più agevoli in estate, e molti altri ancora.
Dunque, anche nel periodo estivo è possibile raggiungere il Rifugio Fondovalle partendo dal Rifugio Piano Fiscalina. Da lì, si può arrivare fino al Rifugio Locatelli attraverso un percorso più impegnativo, per cui sono necessarie circa sette ore tra andata e ritorno. Il dislivello totale è di circa mille metri.
Se invece si vuole fare un’esperienza il più possibile completa dei sentieri della Val Fiscalina, è possibile fare il cosiddetto ‘giro dei rifugi’. Si parte nuovamente dal Rifugio Fondovalle, da cui si prende il sentiero numero 102 o 103 per arrivare al Rifugio Comici. Da lì si può arrivare al Rifugio Locatelli seguendo il sentiero 101, che passa anche per il Rifugio Pian di Cengia. Infine, per tornare si prende il percorso numero 102. Si tratta, naturalmente, di un’escursione impegnativa che occupa un’intera giornata e richiede un certo grado di allenamento.
I Prati di Croda Rossa
Uno dei posti più suggestivi da visitare in estate in Val Fiscalina sono i Prati di Croda Rossa. Si tratta di un luogo dal paesaggio unico e ricco di attrazioni adatte a tutta la famiglia.
I Prati di Croda Rossa sono raggiungibili sia a piedi, partendo dal Passo Monte croce, che in cabinovia. Una volta arrivati lì, sul posto si trova il Rifugio Rudi, dove è possibile riposarsi e consumare un pasto caldo. Se si viaggia con dei bambini, è presente anche un parco giochi e un recinto dove poter ammirare una famiglia di renne, l’unica presente in Italia.
Anche da questa località, naturalmente, partono numerosi sentieri, perfetti per chi desidera esplorare la natura spettacolare della zona. In particolare, se si è alla ricerca di un percorso adatto a tutte le età, esiste un comodo tragitto ad anello, contrassegnato dai segnavia n. 18 e 19, che dura poco più di un’ora e conta circa 100 metri di dislivello.
Infine, se si è appassionati di storia, dal Rifugio Rudi è possibile anche visitare il cosiddetto Museo all’aperto della Grande Guerra. Si tratta di un percorso tematico lungo il quale scoprire i luoghi dove, durante la Prima Guerra Mondiale, le truppe italiane, tedesche e austro-ungariche si scontrarono in alta quota. All’epoca, infatti, il confine passava proprio per queste montagne e ancora oggi è affascinante scoprire le trincee scavate nella pietra e gli accampamenti spartani dove i soldati trascorrevano le proprie giornate ormai oltre cento anni fa.