Se ci si sta approcciando per le prime volte ad attività di arrampicata, scalata o escursionismo, organizzate durante i propri viaggi in montagna; sarà sicuramente necessario conoscere bene le attrezzature indispensabili.
In questa guida ci si soffermerà sull’importanza di indossare, in caso di escursioni in montagna, delle scarpe da avvicinamento efficienti e di qualità.
Ma non è tutto! Di seguito, infatti, saranno rese note tutte le principali caratteristiche da tenere in considerazione nella scelta di questa specifica tipologia di calzatura e come adattare questi criteri alle proprie esigenze.
Cosa sono e a cosa servono?
Le scarpe da avvicinamento, chiamate anche scarpe da approach, sono pensate per fornire agli escursionisti un modello che non sia, nè troppo pesante al piede, come gli scarponi da montagna; nè troppo rigide, come le scarpe da trekking.
La funzione di queste scarpe è quella di garantire performance ottimali e rendere agile la camminata su tutti i vari tipi di terreni, che chi pratica escursionismo si trova a percorrere costantemente.
Per questo motivo, le scarpe da avvicinamento devono essere realizzate in modo tale da risultare stabili su terreni irregolari (ricchi di rocce scivolose, ghiaia, sabbia e acqua) e prestanti in pianura, nei boschi e su accentuati dislivelli.
Quali sono le caratteristiche?
Tra le peculiarità che una scarpa di avvicinamento deve sempre presentare, c’è la sua capacità di resistere e rimanere impermeabile in situazioni in cui viene esposta ad abbondanti quantità di acqua. Basti pensare che può spesso capitare, duratene le escursioni in montagna, di essere sorpresi da una forte pioggia o di dover attraversare un ruscello. In queste circostanze, è importante che queste scarpe siano waterproof, così da evitare: sia che il piede resti bagnato, compromettendo il resto dell’escursione e creando disagi; sia che la scarpa si appesantisca, impregnandosi d’acqua.
In secondo luogo, è da valutare la rigidità e la stabilità che la scarpa offre, in base al percorso che si intende svolgere.
A differenza delle trail running (più leggere) e delle scarpe d’alpinismo (estremamente rigide), le scarpe da avvicinamento spesso presentano dei supporti interni moderatamente rigidi, il quale uso è specificatamente consigliato per terreni irregolari, affinché possa essere evitato uno sforzo da parte del piede nel sostenersi . Invece, su percorsi più semplici e per camminate più lunghe, sarà raccomandabile non fruire di questi supporti interni, poiché potrebbero risultare scomodi.
Qual’è la struttura?
Le scarpe di avvicinamento devono essere in grado di proteggere il collo del piede e supportare la caviglia durante i movimenti su terreni spesso impervi, limitando, in questo mondo, anche la possibilità di distorsioni.
In particolare, la tomaia di buone scarpe da approach, è fabbricata per resistere nel tempo alle abrasioni causate da terreni o da pareti rocciose, acqua, rametti e tutti i materiali che in natura possono provocare un un danno alle calzature.
Il materiale utilizzato per la realizzazione della tomaia può essere di pelle scamosciata o sintetico.
La pelle ha il vantaggio di fornire un’ottima protezione, durata e impermeabilità, ma ha una limitata traspirabilità e può allargarsi leggermente quando è troppo intrisa di acqua, provocando una minore aderenza al piede.
Le tomaie realizzate in materiali sintetici, per esempio in nylon o in mesh, invece, consentono una maggiore traspirabilità al piede ed un minor peso. Per tale motivo, questi modelli sono raccomandabili sopratutto in estate e sconsigliate su terreni innevati o durante periodi troppo piovosi.
Le scarpe da avvicinamento sono accessoriate, poi, di specifici rinforzi in gomma, posizionati partendo dalla punta, fino ad estendersi a 360 gradi lungo tutto il bordo della scarpa. Questo elemento conferisce al piede un livello più alto di protezione e di trazione.
La parte inferiore di una scarpa di avvicinamento, ovvero la suola, è realizzata in modo tale da garantire stabilità e sicurezza durante le escursioni, grazie alla capacità di aumentare l’aderenza sui terreni, ad esempio rocciosi.
Inoltre, scegliere una buona suola per le scarpe di avvicinamento, significa valutare anche la sua morbidezza. Quest’ultima, risulta molto più accentuata in confronto alle scarpe da trekking, poiché essa deve consentire un maggiore attrito ed una più ampia aderenza sui terreni rocciosi e impervi.
Anche la forma della scarpa, non è da trascurare, infatti, grazie al puntalino in gomma aderente, alla suola affusolata e alla conformazione avvolgente al piede, queste scarpe risultano ideali, sia per i principianti sia per i più esperti, nell’assicurare prestazioni elevate ed un alto grado di sicurezza a chi le indossa. Si potrà, quindi, abilmente passare da brevi percorsi di scrambling a passeggiate in sottoboschi su terreni più morbidi.
Come valutare il costo?
Il prezzo delle scarpe di avvicinamento è un criterio che deve essere preso sicuramente in considerazione, sulla base delle proprie possibilità ed esigenze. Tuttavia, bisogna stare attenti a non far diventare questo aspetto l’unico su cui basare la propria decisione, riguardo l’acquisto di queste scarpe.
Pertanto, quando si sta valutando il modello di scarpe di avvicinamento da comprare, è necessario trovare un giusto compromesso nel rapporto qualità-prezzo.
Questa strategia consentirà di indossare, durante le proprie escursioni in montagna, delle scarpe confortevoli, performanti ed in più, resistenti e durature nel tempo e alle intemperie.